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lunedì 15 luglio 2013

Amorevolmente...


Amorevolmente parlo a me stessa in un dialogo di luci e ombre,
in un viaggio infinito caratterizzato da sonni profondi e ampi respiri
divento consapevole della mia voce più autentica
quella che ancora crede nei sogni più audaci e coraggiosi...








...poi si siede e osserva la curva ad onda  di un ciuffo di capelli 
e lo struggimento più dolce si impadronisce di lei:

- quante volte avrei potuto fare di più, quante volte un gesto avrebbe dato conforto al cuore assettato d'amore, quante volte sono passata senza fermarmi, non ho lasciato un sorriso ai miei figli e distratta da altre cose non mi sono lasciata alle spalle l'angoscia del 'fare' per fermarmi con loro a giocare, quante volte...
in realtà non lo so.
So che le volte che l'ho fatto hanno riempito di calore e colore ogni vuoto, forse hanno anche lasciato qualche piega morbida, libera di muoversi.
Perché la libertà per essere tale, ha bisogno di vuoto per muoversi meglio e scegliere da sola quale sentiero prendere.
So di non poter arrivare dappertutto. La vita è multiforme e contiene dentro di sè  domande, risposte, contraddizioni infinite, rivelazioni improvvise, illuminazioni...
Tutto esiste e va sperimentato, con o senza di me
e più queste tre parole - senza di me - risuonano precise e chiare, più mi rendo conto di esserci comunque, come osservatrice da lontano o come colei che veglia da vicino.

Con un gesto e poi via... 
fuori dal cerchio attorno alla vita,
 nel respiro di ogni giorno.




sabato 26 febbraio 2011

diario del diciannove 2 - inverno



-dentro un tempo impreciso-

...queste ore scivolano via senza che nemmeno me ne renda conto...
...essere cullata dalla vita, dai suoni di casa, dalle voci che come abbracci mi circondano.
Siete voi bambini, vicini e in perenne trasformazione,
crescete e le ore scivolano via senza fare rumore, senza intoppi...
...come l'acqua che scivola e scorre sopra le pietre del fiume,
tintinnano, sorridono e ad un tratto
si fanno grandi grandi,
diventano potenti per riunirsi poi tutte insieme in un applauso scrosciante.


Queta è la mia vita insieme a voi bambini...

improvvisamente sveglia, stupisce,
ci scopre impreparati, vulerabili, senza tutte le difese costruite in anticipo.

Bisogna essere guanti che si adattano alle circostanze del momento: sciolti, persi, ritrovati, articolati e rintronati...


Intonati
dentro un fisarmonica, una musica che misura le profondità e l'ampiezza delle caverne che sostegnono il giunco flessuoso proteso su verso il cielo, nello spazio lontano.

venerdì 4 febbraio 2011

Animus e luce



Acquerelli di Stephen J. Quirke



"La sofferenza è inestricabile dal processo di crescita."

Ho riscoperto l'infinito amore per i libri, l'odore della carta, il rumore delle pagine sotto il tocco delle dita, l'immersione nella lettura, dentro un'altra dimensione.
E anche questo è un processo dinamico che in realtà mi appare nuovo, nato da poco tempo...
Mi sento un'esploratrice avventurosa propio come il mio Animus,
centauro coraggioso,
amante della vita,
maestro dell'inaspettato.

Se l'Animus non coincide con quello che incontro all'esterno perchè quando i miei occhi vedono quello esterno, quello interno si risveglia?
In quale modo misterioso si collegano? A volte si sovrappongono nello spazio di un sogno particolarmente chiaro e luminoso, altre volte invece si uniscono improvvisamente lasciandomi senza fiato e facendomi muovere alla velocità della luce.

Io e te insieme, tu e lui in un'essere solo, in un unico essere!


qualche giorno dopo...

...sono corsa fuori a cercarlo, i miei occhi correvano impazienti, ma poi ho capito che stavo rincorrendo il nulla. Sono tornata tra le braccia della mia casa e ho compreso che l'esatta sensazione rivoltata come uno specchio è a portata di mano in ogni istante dentro di me.

Solo che spesso gli occhi sono chiusi e non vedono.